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L’arte di fare la vasca da bagno in estate

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I nuovi bagnodoccia di Bottega Verde (€ 7,99)
Gel Douche & Bain Rose D'orient di Decléor (€ 13,50)
Thai Spa Bagno Crema Aromatico di Tesori D'oriente (€ 4,29)
Bagno Doccia Fiori Blu di Mediterranea (€ 5,90)
Phyto Bain & Douche di RNC 1838 (€ 17,50)
Bagnoschiuma anticellulite di Antos (€ 4)
Mermaid Scales di Blackheart Beauty
Bath & Shower Gel Kichō Nutriente di Bionsen (€ 2,85)
Dermon Dermico Docciaschiuma Specifico pH 4,0 (€ 11)
Oil Bath for the Senses di Susanne Kaufmann (€ 54)

Shailene Woodley ha appena dichiarato al New York Times di fare regolarmente dei bagni nel ghiaccio, riempiendo di acqua e cubetti la sua vasca da bagno come usano fare gli sportivi. I benefici che promette sarebbero molteplici: gli ice bath riattivano la circolazione, bloccano la produzione di acido lattico (per questo sono ideali dopo gli sforzi fisici), aiutano ritrovare le energie, allontanano i virus, rinforzano i muscoli, ma soprattutto calmano la mente. Anche senza ghiaccio comunque la vasca da bagno può rivelarsi preziosa anche in estate.

Quando fuori le temperature diventano molto calde, stendersi nell’acqua fresca aiuta a rigenerare corpo e mente, soprattutto se all’acqua si aggiunge il giusto mix di erbe e aromi, da scegliere in base alle esigenze. «I bagni freddi in estate sono preziosi soprattutto per chi soffre di gambe pesanti o ha problemi di circolazione», ci spiega Filippo Trilli, direttore scientifico di Qualiterbe. Come usare le piante nella vasca? «Si può fare un decotto con le radici bollite da far raffreddare e poi versare direttamente nella vasca, oppure si mettono erbe e radici dentro un sacchetto di cotone da lasciare a bagno e massaggiare sulla pelle».

BAGNI TONIFICANTI
Per tonificare la pelle sono indicate tutte le piante aromatiche di tipo tonificante, da bollire in un decotto e riversare nella vasca. «Consiglio il pino o il rosmarino, che ha un’azione tonificante anche sul sistema venoso. In preparazione all’estate sono molto indicati anche bagni a base di vite rossa, centella asiatica o amamelide, che agiscono sul tono muscolare e sulla circolazione sanguigna», continua Filippo Trilli.

BAGNI ANTICELLULITE
«Il modo migliore per sfruttare il potere drenante e anti-cellulite della piante nella vasca da bagno è metterle nei sacchetti di cotone da massaggiare sulle gambe. In questo caso sono ideali la vite rossa e la centella asiatica, ma anche l’edera e le alghe, come la laminaria e il fucus», conclude l’esperto.

BAGNI RILASSANTI
La lavanda è la pianta del relax per antonomasia, ma a suggerire un’originale e valida alternativa è stata Madonna, che qualche anno fa ha rivelato su Instagram di usare la vasca da bagno come anti-stress riempiendola di schiuma e foglie di basilico, dal potere calmante e ristoratore.

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Depilazione: se le donne smettono di radersi (e gli uomini iniziano)

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Billie Starter Kit ($ 9)
Crema Gel Depilatoria Corpo di Depilzero (€ 4,29)
Braun Silk-épil 9 Beauty Set
Gillette Venus Divine Sensitive (€ 5,99)
Defence Deo Soft Care di Bionike (€ 13,50)
Click-Pen Cera di Precisione Viso di Geomar (€ 5,99)
Rasoio Elettrico per Donna Comfort Lady Shaver di Bellissima (€ 34,90)
Depilatore per il viso e la zona bikini di Lilibeth (2 x € 16,75)
Intuition Dry Skin di Wilkinson (€ 6,49)
Xtreme 3 Beauty di Wilkinson (4 x € 3,49)
Lady Shaver, rasoio da donna per gambe, ascelle e zona bikini di Magnitone (€ 34,90)
Epilatore a luce pulsata Flash&Go Pro 350.000 impulsi di Bellissima (€ 249)
Siero ritardante ricrescita peli di Ayay
Cera Microonde di Strep (€ 4,49)
Kit Roll-On Cera Depilatoria Corpo di Geomar (€ 5,49)
Patch Parti Intime Post Epilazione di Ayay
Sugaring cera a freddo di Strep
Dosetta wax dispencer

La depilazione non è certo un’invenzione della nostra società: lo facevano già le egiziane, usando le conchiglie, poi nel 1915 grazie a Gillette anche le donne hanno potuto godere della comodità del rasoio, finché tra gli anni ’50 e ’70 radersi è diventata una normalità. Prima nelle zone più esposte alla vista, poi anche dove non batte il sole (nemmeno con i bikini più microscopici) con la moda della depilazione intima integrale. Oggi però le abitudini di depilazione e rasatura stanno vivendo un cambiamento epocale.

Secondo una ricerca Mintel, in America il mercato è in calo del 3,9% rispetto al 2017, nonostante gli uomini glabri siano sempre di più. Mentre infatti la depilazione maschile sta diventando sempre più popolare – anche nelle parti intime con la moda del manscaping – tra le donne la tendenza è inversa: secondo Mintel, tra i 18 e i 24 anni le ragazze che si radono le ascelle sono scese dal 95% nel 2013 al 77% nel 2016, mentre quelle che si radono le gambe dal 92% nel 2012 sono diventate l’85% nel 2016.

E se sul calo delle vendite incidono forse anche le tecniche di epilazione definitiva, le ricerche sulle abitudini non mentono: complici anche le star che sempre più spesso mostrano i loro peli – da Cara Delevingne su Instagram ad Halsey sulla copertina di Rolling Stones – il movimento #freeyourpits raccoglie sempre più adesioni. Le donne si radono meno, mentre le novità tra i prodotti depilatori sono sempre di più, dal rasoio di Wilkinson già insaponato alla luce pulsata a domicilio di Bellissima, dal gel depilatorio di Depilzero ai patch post-epilazione di Ayay (guardale tutte nella gallery in alto).

Tra le novità comunque non mancano i marchi che cavalcano l’attitudine #hairpositive invitando le donne a radersi solo dove e come vogliono, e non per dovere sociale. Tra questi a colpire di più è stata la nuova campagna pubblicitaria del rasoio BillieRed, White, And You Do You, che sarà lanciata simbolicamente per il 4 luglio, giorno dell’Indipendenza americana: protagoniste sono 5 donne di varie etnie e taglie che si mostrano in costume da bagno, alcune delle quali mostrandocon naturalezza ascelle e inguine non depilati.

«Aspetta, perché c’è così tanta pressione sull’essere “summer ready”? Le riviste ci dicono di smettere di mangiare carboidrati a febbraio, seguire una routine di 12 passi per ottenere un corpo perfetto per la spiaggia e rimuovere ogni pelo prima di strizzarsi in un costume da bagno. Il 4 sancirà l’inizio non ufficiale dell’estate. Quindi per quest’estate, scegli tu. Sciogli i tuoi peli, magari mostrali… e goditi la brezza»
Billie

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7 cose che sbagli quando fai il bidet

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Acti 3 di Saugella (€ 10,50)
Fresh Stay Fresh di Ringana (€ 8,90)
Detergente Intimo con Complesso Micellare Purezza Micellare di NeutroMed (€ 1,99)
Blackout di Two L(i)ps ($ 28)
Siero Effetto Lifting Parti Intime di Ayay
Fur Oil ($ 46)
Chilly Pharma Anti Fastidi (450 ml € 7,99)
Very V Luminizer di The Perfect V ($ 43)
Naturaverde Intimo Emolliente Lenitivo
Intima Roberts Camomilla (250ml €2,99)
Vidermina CLX-Attiva Salviettine (€ 3,90)

Incredibilmente è un oggetto di cui gode solo una piccola parte del mondo e ha i decenni contati, ma per ora il bidet rimane il luogo dell’igiene intima per eccellenza, almeno finché i wc più avanzati e intelligenti non lo soppianteranno (senza neanche farcene sentire la mancanza). Accovacciate sul bidet compiamo uno dei gesti più importanti nella cura del corpo, capace non solo di proteggere i nostri genitali, ma di influenzare l’intero stato di benessere dell’organismo, la vulnerabilità alle malattie ginecologiche e la vita sessuale.

tenor.com

tenor.com

 

Spesso però il modo, la frequenza e le azioni che facciamo sul bidet rivelano alcuni falsi miti che ancora persistono sull’igiene intima, di cui si parla sempre troppo poco. Anche per questo le resistenze ad antibiotici e antimicotici stanno aumentando, così come la candida, l’infezione vulvare più diffusa. Invitata a una tavola rotonda organizzata da Mylan, la professoressa Alessandra Grazziottin, direttore del centro di ginecologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, ci ha aiutato a fare chiarezza sugli errori più comuni: di seguito, i 7 falsi miti più diffusi sull’igiene intima.

1. PIÙ MI LAVO, PIÙ SONO PROTETTA
Niente di più falso perché lavarsi troppo fa male tanto quanto lavarsi troppo poco e può peggiorare le cose nella diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. Lavaggi troppo frequenti e aggressivi possono danneggiare il film idrolipido della vulva, che protegge la cute e la mucosa, aumentando così la probabilità di entrata dei germi. Come lavarsi, con che cosa, quando e perché è molto più importante.

2. IL BICARBONATO PURIFICA
No, il bicarbonato altera il ph e il ph naturale della propria vulva, che cambia in base a diversi fattori (età e stato ormonale prima di tutto) è la cosa più importante da salvaguardare. Il ph ottimale è 4.5/5, ma ognuno ha il suo.

3. LA DEPILAZIONE INTEGRALE FAVORISCE L’IGIENE INTIMA
In realtà depilare tutta la vulva, oltre a creare peli incarniti e follicoliti, è una pratica che raddoppia il rischio di dolore vulvare e infezioni, in particolare da HPV, come indicano recenti studi.

4. IL PROFUMO È INDICATORE DI UN’IGIENE CORRETTA
I profumi nei detergenti intimi non solo non servono, ma se non sono anallergici possono essere molto pericolosi. La cute vulvare è coperta di aria, gas, acqua, sali minerali e ferormoni, che le danno il suo tipico odore, è voler rimuovere il suo odore oltre che contro natura non è sicuro.

5. I DETERGENTI SCHIUMOGENI SONO I MIGLIORI
Sono i peggiori, insieme a quelli profumati, perché sono quelli che allergizzano di più e risultano più aggressivi sulla pelle a causa dei tensioattivi schiumogeni.

6. LE LAVANDE VAGINALI FANNO UNA PULIZIA SEMPRE BENEFICA 
Falso, fare lavande vaginali senza ricetta può essere anche molto dannoso.

7. LA COPPETTA MESTRUALE NON È IGIENICA
In realtà la coppetta mestruale è molto più igienica per la vulva dell’assorbente, che occludendo l’area crea molti danni, vulvodinie in primis, magari peggiorate dall’uso di jeans e biancheria molto stretti (LEGGI ANCHE: Dovremmo dormire senza mutande?).

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I 100 anni del Negroni, il cocktail da riscoprire nel 2019

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Italiano doc, il Negroni è uno dei cocktail più consumati e di successo del mondo. E infatti per i suoi 100 anni, che festeggia nel 2019, ha ricevuto un regalo speciale: l’elogio del New York Times che lo ha battezzato “il cocktail perfetto per il 2019″. A base di Campari, vermouth e gin suddivisi in egual dosi, negli anni la ricetta del Negroni è stata rivisitata in tanti modi diversi (la più nota è quella del Negroni Sbagliato, nato nel 1968 al Bar Basso di Milano per uno sbaglio di un barista che sostituì il gin con il prosecco), ma quella originale non è mai tramontata.

Anche la sua nascita si deve a una piccola variazione di ingredienti: secondo la leggenda infatti la sua nascita si deve al conte fiorentino Camillo Negroni che in un giorno imprecisato del 1919 forse più difficile di altri avrebbe chiesto all’amico bartender Fosco Scarselli della drogheria Casoni di via Tornabuoni di dare al solito Americano – a base di vermouth, bitter e soda – un po’ più di “energia”, indicando al suo amico la bottiglia del gin, l’ideale per rafforzare il grado alcolico senza alterare il rosso tipico della bevanda. Il barman, oltre a sostituire la soda con il gin, rimpiazzò anche la fettina di limone con una d’arancia, ed ecco che servì al conte il primo Negroni.

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Che cosa aspettarsi da una seduta di Facial Gua Sha

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Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Maschera di giada, jade roller, pietre Gua Sha e coppetta per il viso
Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Pietre per il Gua Sha e jade roller
Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Pietre per il Gua Sha
Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Facial Gua Sha by Antonella Capasso
Facial Gua Sha by Antonella Capasso

Per alcune clienti può essere considerata anche una seduta di psicoterapia, e dopo averlo provato capiamo perché. Antonella Capasso, operatrice Tui Na (massaggio energetico) e Gua Sha secondo la medicina tradizionale cinese, è stata una delle prime ad aver portato in Italia, in particolare a Milano, il Facial Gua Sha (riceve su appuntamento o a domicilio, @thebloomingeffect). L’idea le è venuta dopo un master con l’agopunturista americana Arya Nielsen sul Gua Sha, un massaggio a sfregamento sulla schiena fatto con coperchi, cucchiai, corni o pietre, che ha l’obiettivo di portare in superficie dolori e infiammazioni rimuovendoli dagli organi più interni (Gua significa sfregamento e Sha calore). «Attraverso lo sfregamento si comunica al corpo che c’è una ferita da sanare, che in realtà non c’è, così si stimola l’auto-rigenerazione dell’organismo», ci spiega Antonella.

Portato sul viso, il massaggio con le pietre punta a ossigenare la pelle e modellare i contorni toccando punti precisi secondo la medicina tradizionale cinese. Il kit di lavoro di Antonella ruota infatti intorno alle pietre per il Gua Sha, che possono essere di diverso tipo e forma: «L’importante è che ci sia un incavo tale da permettere di lavorare sugli angoli del viso, ma la scelta tra le forme a cuore, pesce o farfalla è soprattutto estetica. Ogni tipo di pietra poi ha effetti diversi, per esempio le mie sono in quarzo rosa, che è una pietra molto femminile connessa al cuore, e in giada bianca, dal potere armonizzante e utile per prendere decisioni importanti». Insieme alle pietre ci sono poi i jade roller, che agiscono più in superficie rispetto al Gua Sha, la maschera di giada, gli oli essenziali e le creme iper idratanti con sui far scivolare meglio le pietre sul viso (lei usa Olive Oil All Purpose Rescue Balm Gel di Vivaiodays).

La seduta (che in tutto ha una durata di circa 90 minuti) prevede una prima fase di valutazione in cui raccontare eventuali problemi e fastidi fisici – che spesso non sono solo fisici. A questo punto Antonella chiede di mostrare la lingua e poi sente sei punti precisi sui polsi, che corrispondono ad altrettanti organi. Finita la fase di valutazione può cominciare il trattamento che andrà a stimolare i punti di energia della medicina tradizionale cinese di cui si ha più bisogno: solo nella testa ce ne sono circa 200 e oltre al viso si lavorerà anche su orecchie, collo, testa e sulle parti del corpo che lo richiedono (in base alla valutazione iniziale). Il consiglio: meglio fissare l’appuntamento in una giornata non troppo impegnativa, così il corpo potrà godere del rilassamento che regala la seduta.

Foto Instagram

Foto Instagram

Poi, una volta distese sul lettino prima di cominciare Antonella posiziona la pietra in quarzo rosa sul cuore e ci dà una caramella: aiuterà a distrarre la mente dai pensieri. A questo punto il facial comincia con un massaggio manuale, per proseguire solo dopo con il vero e proprio Facial Gua Sha fatto con le pietre: si tratta di movimenti di apertura che agiscono su diversi muscoli, come la contrattura della mandibola, stimolando alcuni punti chiave della medicina tradizionale cinese. Posate le pietre si passa alla coppettazione, una delle sensazioni più piacevoli del trattamento (e più rare da trovare nei facial): si sente la pelle distaccarsi – e così ossigenarsi – dalle ossa sottostanti. Segue poi l’uso dei jade roller e della maschera di giada.

Mentre la maschera di cristalli è in posa, il facial diventa in qualche modo un trattamento corpo: nel mio caso Antonella ha fatto un massaggio a braccia e mani, poi ha usato il palo santo per concludere con un massaggio al ventre, «che faccio sempre alla fine per valutare lo stato e l’evoluzione del corpo durante il trattamento», e l’uso della campana tibetana, che con le sue vibrazioni farà emergere le emozioni profonde in tutto il corpo. Anche questa è una sensazione tanto rara quanto forte e profonda; come un “cullare” gli organi, dall’interno.

Chiaramente usate a casa le pietre del Gua Sha hanno un effetto diverso ma possono diventare, insieme ai jade roller, validissimi tool per la beauty routine quotidiana: «Si possono usare una o 2 volte al giorno, con un olio o una crema molto idratante, che faccia scivolare bene la pietra». Quali movimenti fare? «La mano deve muoversi sempre dall’interno del viso verso l’esterno, lavorando bene su angoli e contorni», conclude Antonella Capasso che per rendere il Gua Sha fai da te il più efficace possibile organizza dei workshop ad hoc per insegnare a usare le pietre da sole. I benefici? Oltreoceano sono molte le facialist di star e top model a sostenere i suoi benefici anti-age: che il botox del futuro sia nascosto in pietre millenarie?

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Taormina Film Fest 2019: le acconciature anti caldo più belle delle star

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Carolina Crescentini: treccia a corona
Carolina Crescentini: treccia a corona
Kasia Smutniak: chignon intrecciato
Kasia Smutniak: chignon intrecciato
Kasia Smutniak: chignon intrecciato
Rocío Muñoz Morales: raccolto basso rétro
Rocío Muñoz Morales: raccolto basso e rétro
Carolina Crescentini: treccia laterale alla francese
Melissa Satta: top knot intrecciato
Melissa Satta: top knot intrecciato
Carolina di Domenico: 4 boxer braids raccolte in uno chignon
Carolina Crescentini: treccia laterale alla francese
Carolina Crescentini: treccia laterale alla francese
Martina Colombari: raccolto a banana
Martina Colombari: raccolto a banana
Carolina Crescentini: torchon a corona
Carolina Crescentini: torchon a corona

Taormina, inizio luglio, 30°. Anche sull’isola siciliana le temperature di questa estate 2019 sono più alte delle medie stagionali e così la 65esima edizione del Taormina Film Fest, in corso fino al 6 luglio, insieme alle star del cinema ha portato sul red carpet siciliano preziose idee di acconciature estive per capelli lunghi, con raccolti e styling anti caldo, pratici ma chic.

A inaugurare il “lookbook” di pettinature anti afa è stata la madrina della kermesse, l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales, che per la serata d’apertura del Festival ha raccolto il suo caschetto lungo in uno chignon basso all’altezza della nuca, con i capelli tutti tirati indietro. Un’acconciatura dal sapore retrò ma rivisitata in chiave moderna grazie ad un leggero volume texturizzato.

A scegliere lo chignon in versione intrecciata, invece, sono state Kasia Smutniak e Melissa Satta. La prima, che ha sfilato sul red carpet del Taormina Film Fest per presentare il suo nuovo film Dolce Fine Giornata, ha scelto uno chignon intrecciato tiratissimo fissato sopra la nuca, mentre la seconda ha raccolto i suoi capelli lunghi in un top knot intrecciato, alto sulla testa.

I red carpet di Carolina Crescentini alla kermesse infine hanno regalato una bellissima lezione sulle più belle acconciature estive con le trecce. In particolare l’attrice italiana ne ha scelte due: una treccia a corona che raccoglie tutti i capelli e le gira intorno alla testa, lasciando qualche ciuffetto ribelle sul davanti, e una treccia francese laterale da portare con i capelli sciolti e mossi. Variante sul tema: la mezza coda con i torchon.

Sfoglia la gallery in alto per guardare i raccolti anti caldo più belli visti al Taormina Fil Fest 2019

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Il Re Leone, le teste afro di Beyoncé e Blue Ivy (versione mini-me)

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Beyoncé e Blue Ivy alla première di The Lion King
Treccine afro con double bun per Blue Ivy e coda bassa per Beyoncé
Le treccine afro legate in una coda bassa di Beyoncé
Beyoncé alla première di The Lion King
L'acconciatura afro di Beyoncé
Il look di Beyoncé per la première di The Lion King
Top knot per Blue ivy e treccine afro per Beyoncé
Top knot per Blue ivy e treccine afro per Beyoncé
Pigtail braids per Blue Ivy e raccolto con trecce per Beyoncé
Pigtail braids per Blue Ivy e raccolto con trecce per Beyoncé agli MTV Video Music Awards
Blue Ivy con i codini
La testa afro di Blue Ivy
Blue Ivy con trecce a fontana
La testa afro con fiocchetto di Blue Ivy
I ricci di Beyoncé
Beyoncé con treccine afro XXL
I ricci di Beyoncé
Il top knot arrotolato di Beyoncé
Blue Ivy con i double bun
Double braids con i fiori per Blue Ivy

Il tema africano le sta a cuore, per questo da Beyoncé come voce della leonessa Nala nel nuovo remake della Disney de Il Re Leone ci si aspetta molto. E intanto sul red carpet della première losangelina non ha deluso le aspettativa, sfilando con la figlia Blue Ivy in versione sua mini-me. Entrambe infatti hanno scelto smoking iper-luccicanti firmati Alexander McQueen: una lunga giacca con applicazioni preziose abbinata a una gonna di tulle nero con lustrini e una clutch con frange scintillanti per Beyoncé, e uno smoking con gonna nera trasparente e giacca con camicia bianca per Blue Ivy.

A incantare anche più dei loro outfit matchy-matchy sono state però le loro acconciature afro: madre e figlia hanno infatti raccolto i loro lunghi capelli in treccine afro altrettanto lunghe, con cui però hanno fatto due pettinature diverse. Blue Ivy ha raccolto parte delle treccine in double bun alti sopra la testa fermati con due scrunchie di paillettes argentate, mentre Beyoncé ha raccolto le sue treccine in una coda bassa, sistemando però piccole ciocche frontali in riccioli ben disegnati che scendono sulla fronte e sotto le tempie.

Non è però la prima volta che la coppia madre-figlia regala preziose idee per acconciature afro, anche in versione coordinata: basta ricordare il bellissimo twinning look sfoggiato agli MTV Video Music Awards del 2016, dove entrambe hanno sfilato con pettinature intrecciate, seppur diverse. E non è stata l’unica occasione per lasciarsi ispirare dalle loro teste: sfoglia nella gallery in alto le acconciature afro più belle sfoggiate da Beyoncé e dalla figlia Blue Ivy.

GUARDA ANCHE Il “Fro Bow” e le altre acconciature afro di Lupita Nyong’o

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Meghan Markle mamma poco royal ma molto reale

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La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
Rosetta V-neck linen midi dress di Lisa Marie Fernandez
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
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La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day
La prima uscita pubblica di Meghan e Archie al King Power Royal Charity Polo Day

Che Meghan Markle stia rompendo diverse tradizioni nella famiglia reale è cosa non solo nota, ma fin troppo analizzata (e criticata). Dall’arrivo all’altare nuziale da sola alla scelta di celebrare il battesimo di Archie in privato, la duchessa di Sussex ha dimostrato più volte una certa insofferenza al protocollo con scelte spesso poco condivise. Accusata di essere falsa e ambiziosa dai tempi del fidanzamento con Harry, nel nuovo ruolo di mamma però Meghan Markle sta mostrando il suo lato più umano ed emotivo. Forse poco royal, ma sicuramente molto reale.

Avevamo già capito che Harry e Meghan sarebbero stati una coppia di genitori nuova per Buckingham Palace dalla scelta di non posare per i fotografi fuori dall’ospedale dopo il parto, ma anche dal nome del royal baby – Archie Harrison Mountbatten-Windsor senza appellativo di ‘Altezza Reale’ – e dalla presentazione ufficiale del neonato tra le braccia del papà. La conferma arriva però con la prima uscita pubblica di Archie al King Power Royal Charity Polo Day, dove Meghan Markle è apparsa come una mamma molto diversa dalle madri royal – Kate Middleton in primis – che siamo abituati a vedere a palazzo. Una mamma molto comune e normale, a partire dal suo look.

Capelli lunghissimi di chi non vede il parrucchiere da un po’, senza piega ma comunque cool, occhiali da sole per nascondere occhi forse un po’ stanchi, tipici di chi vive con un neonato, e un vestito di lino verde militare molto largo, Rosetta V-Neck Linen Midi Dress di Lisa Marie Fernandez (dal prezzo più royal: € 604), Meghan alla partita di polo sembrava più un’influencer nel suo post gravidanza che una duchessa. Al contrario del vestito sfoggiato per presentare Archie, con una cintura sotto il seno senza nessuna pretesa di nascondere le forme, questa volta Meghan ha scelto un abito informe, lasciando a casa la cinta prevista dal modello originale.

Fresco e informale anche il piccolo Archie tra le sua braccia, con copertina e pagliaccetto bianchi e piedini nudi. Dietro di loro, appoggiata sul cofano dell’auto si riconosce poi un oggetto molto comune, presente nelle borse estive di tante mamme: la boccetta blu della crema solare per bambini Sun Kid Spray Solare Protettivo SPF 30 di Nivea. Infine, anche il modo in cui la duchessa tiene in braccio suo figlio, criticato sui social perché poco disinvolto, restituisce un’immagine di Meghan più vicina a una mamma della porta accanto, a volte un po’ ritrosa e un po’ a disagio, che a una duchessa. Un’immagine con cui, forse, più o meno “reale” che sia, dovremmo solidalizzare di più.

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Cambiare il costume e altre cose da fare per una corretta igiene intima in estate

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Acti 3 di Saugella (€ 10,50)
Fresh Stay Fresh di Ringana (€ 8,90)
Detergente Intimo con Complesso Micellare Purezza Micellare di NeutroMed (€ 1,99)
Blackout di Two L(i)ps ($ 28)
Siero Effetto Lifting Parti Intime di Ayay
Fur Oil ($ 46)
Chilly Pharma Anti Fastidi (450 ml € 7,99)
Very V Luminizer di The Perfect V ($ 43)
Naturaverde Intimo Emolliente Lenitivo
Intima Roberts Camomilla (250ml €2,99)
Vidermina CLX-Attiva Salviettine (€ 3,90)

igiene intima estateCaldo, cloro, salsedine, viaggi, sport da spiaggia e nuove esplorazioni. Se gli ingredienti tipici dell’estate fanno molto bene a mente e cuore, c’è una zona del corpo per cui invece l’estate è molto più stressante di ogni altra stagione: sì, proprio lì, la vagina. Principalmente a causa del sudore, ma anche di una vita più attiva e meno abitudinaria fatta di aerei e distesi di sabbia, l’igiene intima nei mesi più caldi diventa fondamentale per proteggere questa delicata area dalle “insidie” estive. Dall’accortezza di cambiare il costume – è anche un piacere sfoggiarne almeno due diversi in una giornata, no? – alla depilazione inguinale, di seguito 5 consigli per un vagina care a prova del caldo torrido che stiamo vivendo.

1. CAMBIA IL COSTUME BAGNATO
Tenere il costume bagnato o umido addosso non fa bene, né alle ossa né soprattutto alla vagina, perché l’umidità crea un terreno fertile per i batteri cattivi, favorendo l’insorgenza di infezioni vulvari esterne. Per tenere a bada prurito e irritazioni il consiglio è di mettere nella borsa da mare un costume di ricambio e una bustina in plastica dove mettere il costume bagnato una volta tolto.

2. METTI NEL BEAUTY-CASE UN PRODOTTO PER L’IGIENE INTIMA
Spesso ci si dimentica del detergente intimo nel fare il beauty-case da viaggio, e questo è uno degli errori più gravi. Meglio sacrificare bagnoschiuma e shampoo e usare il detergente intimo su tutto il corpo (c’è chi giura sia ottimo sui capelli!). Usare prodotti specifici è infatti ancora più importante in estate, quando si suda di più. Inoltre, spesso in viaggio, magari on the road o in campeggio, capita di non poter fare la doccia tutti i giorni: poco male, ma solo a patto di non saltare il bidet.

3. USA BIANCHERIA COMODA
Soprattutto per viaggiare e per dormire la biancheria intima deve essere comoda, meglio se in cotone e senza elastici stretti. La ginecologa americana Nancy Herta, intervistata da Glamour.com, ha infatti suggerito di dormire senza mutande per ridurre le infezioni alla vagina proprio perché tra perdite e sudori l’ambiente vaginale di notte diventa molto umido e la biancheria, soprattutto se in seta o pizzo, rischia di intrappolare l’ umidità. E questo vale tanto più in estate, quando la temperatura corporea è già più alta anche durante il giorno, e continua a salire nella notte.

4. EVITA I PANTALONI STRETTI
Compresi i leggings traspiranti da palestra, che andrebbero tolti appena finita la sessione di workout, anche se sono carini abbastanza per un aperitivo post yoga. Anche se si salta la doccia infatti, dopo aver sudato è importante cambiare subito la biancheria e i pantaloni per favorire la traspirabilità ed evitare irritazioni.

5. FAI ATTENZIONE ALLA DEPILAZIONE INGUINALE
Al contrario di quanto si pensa, depilare tutta la vulva, oltre a creare peli incarniti e follicoliti, raddoppia il rischio di dolore vulvare e infezioni, in particolare da HPV. Anche per la depilazione inguinale comunque, più o meno scartata che sia, bisogna fare attenzione: per evitare peli incarniti chi usa il rasoio dovrebbe limitarsi a radersi 2/3 volte a settimana e non di più, solo con rasoi puliti e a uso personale. Chi sceglie la cera, invece, in salone deve affidarsi solo a professionisti e a casa deve scegliere solo prodotti di qualità.

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Se la regina Queen Bey incontra la duchessa Meghan Markle

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Queen Bey e la duchessa di Sussex: un incontro storico
Queen Bey e la duchessa di Sussex: un incontro storico
Queen Bey e la duchessa di Sussex: un incontro storico
Queen Bey e la duchessa di Sussex: un incontro storico
Queen Bey e la duchessa di Sussex: un incontro storico

Meghan Markle ha la madre afroamericana, Beyoncé il padre; Meghan Markle è la duchessa di Sussex e moglie del principe d’Inghilterra Harry, Beyoncé è la regina dell’ R&B e moglie del rapper più potente nel reame dei produttori discografici Jay-Z. Non sorprende troppo quindi che il primo incontro (almeno in pubblico) tra le due, avvenuto alla première europea del film Il Re Leone, sia stato un momento quasi storico. Soprattutto considerando i precedenti.

Prima del red carpet londinese infatti Queen Bey e Meghan avevano già “flirtato” a distanza: in occasione dei Brit Awards, per ringraziare della vittoria come International Group, Beyoncé e Jay-Z avevano mandato un video-messaggio di ringraziamento davanti a un quadro in stile Vinciano di Meghan Markle, a cui avevano fatto gli auguri per la gravidanza; un omaggio alla duchessa come primo membro di razza mista della famiglia reale britannica.

Oltre alle radici afroamericane di Meghan e Beyoncé, le due coppie hanno molto di più in comune: Queen Bey e Jay-Z hanno aderito al progetto Greenprint a salvaguardia dell’ambiente sfidando i fan a seguire una dieta plant-based per vincere l’opportunità di entrare gratis a tutti i loro concerti, per tutta la vita. Dal canto loro Harry e Meghan in occasione della première londinese de Il Re Leone hanno annunciato una loro imminente iniziativa a favore dell’ambiente a cui Disney, impegnata in difesa dei leoni africani con Protect The Pride, ha già aderito con una donazione. «Il Duca e la Duchessa sono impegnati a far progredire gli sforzi di conservazione in tutta l’Africa e in tutto il mondo e a collaborare con le comunità per garantire un futuro sostenibile per il pianeta», si legge nel post Instagram.

Ma la domanda che incuriosisce di più rimane una sola: che cosa si sono dette Meghan e Beyoncé? L’incontro tra le due, anzi tra i quattro, è stato molto affettuoso con occhiate dolci e grande profusione di baci e abbracci. L’argomento principale sono stati i figli: Beyoncé e Jay-Z sono genitori di Ivy e dei gemelli di 2 anni Sir e Rumi, mentre Harry e Meghan hanno da poco avuto il loro primogenito Archie. «Il miglior consiglio che posso darvi è trovare sempre del tempo per voi», ha detto Jay-Z ai neo-genitori. Beyoncé invece, che ha chiamato la duchessa “la mia principessa”, ha mostrato tutto il suo affetto verso Archie: «Il bambino è bellissimo», le ha confessato.

Durante la stessa serata poi, Meghan Markle ha chiaccherato anche con Pharrell Williams, lasciandosi andare a una piccola confessione sulla vita da reale: «Sono molto felice per la vostra unione. L’amore è una cosa meravigliosa, è fantastico. Non bisogna darlo mai per scontato, nel clima di oggi è davvero significativo per tutti noi», le dice Pharrell Williams da quanto si intuisce dal video caricato su Twitter e ripreso dal Daily Mail. «Grazie, non ci rendono la vita facile ultimamente», pare abbia risposto la duchessa riferendosi alle critiche ricevute dalla coppia.

In ogni caso quella della prima de Il Re Leone sembra essere stata una pausa dalla vita reale e un appuntamento a due molto piacevole. E loro non erano l’unica coppia romantica sul red carpet del remake Disney: sfoglia nella gallery in basso le coppie più belle all’evento. Can you the feel the love tonight?

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Guida alla coppetta mestruale: come si usa e quanto è affidabile

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Mooncup (€ 29,90)
Lily Cup di Intimina (€ 22,46)
DivaCup ($ 29,99)
Eva (€ 12,90)
Lena Cup (€ 25,90)

«Come funziona?»; «perde?», «come si mette?», «quali sono le migliori?»: sono solo alcune delle domande sulla coppetta mestruale che vengono rivolte a Google sempre più di frequente. Proposte come alternativa ecosostenibile ed economica agli assorbenti, le coppette stanno infatti guadagnando una popolarità che cresce però di pari passo con dubbi e scetticismi. A fare un po’ di chiarezza su quest’oggetto è arrivata di recente una ricerca pubblicata da Lancet Public Health, che ha esaminato oltre 40 studi che hanno coinvolto 3.300 ragazze e donne provenienti da diversi paesi del mondo.

I risultati (parziali, va detto, perché gli studi sono ancora troppo pochi per dare risposte definitive) indicano che dolore, difficoltà di utilizzo, irritazioni e perdite sono le preoccupazioni più comuni, ma una volta presa familiarità circa il 70% delle intervistate non tornerebbe agli assorbenti. Il risultato più interessante viene da quattro di questi studi che hanno messo a confronto l’uso tra coppette mestruali e assorbenti usa e getta esterni e interni: le perdite sono risultate simili in tre delle ricerche fatte e significativamente inferiori con le coppette mestruali in una quarta ricerca.

Getty Images

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COS’E’ E COME FUNZIONA LA COPPETTA MESTRUALE
Si tratta di una coppetta a campana morbida e protettiva, solitamente in gomma o in silicone, che raccoglie il sangue invece di assorbirlo ed è riutilizzabile. Si inserisce piegandola e si posiziona da sola, appena sotto il collo dell’utero, creando un sigillo che blocca ogni infiltrazione e si rimuove sempre piegando il fondo a imbuto. Le taglie si scelgono in base al corpo (età, gravidanza, verginità e altri fattori che possono influire sulle dimensione dell’area) o alla quantità di sangue che devono contenere (flusso leggero, medio o pesante). Una volta inserita, con la coppetta mestruale si possono fare tutte le azioni che si farebbero con un assorbente interno – compreso nuotare – e la protezione è garantita per circa 12 ore, quindi più di un assorbente (alcune coppette hanno anche delle linee di misurazione per indicare l’abbondanza del flusso).

PULIZIA, MANTENIMENTO E DUBBI
Se tra un ciclo e l’altro la coppetta va sterilizzata immergendola nell’acqua bollente, tra un inserimento e l’altro basta risciacquarla con acqua fredda. E questa è la parte che secondo noi rappresenta il vero limite delle coppette, utilissime nei giorni in cui si fa casa-ufficio, meno quando si sta in giro: ogni volta che la coppetta si rimuove infatti va svuotata nel wc e risciacquata nel lavandino, per questo usarla nei bagni pubblici può essere un problema, per sé ma soprattutto per gli altri, perché c’è il rischio di lasciare pericolose tracce di sangue nei lavandini pubblici.

QUALE COPPETTA E DOVE COMPRARLA
A parte Mooncup, le coppette più famose hanno tutte nomi di donna, come Diva, Lily, Eva e Lena. Diffuse in alcune farmacie, il modo più facile per acquistarle rimangono per ora gli shop online, Amazon in primis, che propone un’offerta vastissima.

COPPETTA E VAGINA: UNA RELAZIONE PERICOLOSA?
Al contrario di quanto si crede, secondo molti ginecologi la coppetta mestruale èuna soluzione più sicura e igienica per la salute di vulva e vagina. Secondo la professoressa Alessandra Grazziottin, direttore del centro di ginecologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, gli assorbenti sono meno traspiranti contribuendo molto di più alla formazione di vulvodinie e irritazioni. E ci sono altre questioni da considerare: innanzitutto con la coppetta si evitano i pesticidi e la candeggina sbiancante usati nel cotone degli assorbenti, inoltre i tamponi al contrario delle coppette assorbono anche le secrezioni naturali delle pareti vaginali, necessarie per mantenere la flora naturale del corpo ai livelli ottimali.

IL RISPARMIO ECONOMICO
Il vantaggio di usare le coppette è anche economico: a fronte dei circa 3.000 euro che si spendono per i 12.000 assorbenti usati in media durante la vita riproduttiva (tra i 12 e i 52 anni una donna ha circa 480 cicli per un totale di 65 giorni all’anno), la coppetta è un investimento decennale di circa 30 euro. Uno strumento che può essere utile anche per combattere la period poverty, che costringe molte ragazze a rinchiudersi in casa durante il ciclo perché gli assorbenti rappresentano un lusso che non possono permettersi.

IL VANTAGGIO ECOLOGICO
Essendo riutilizzabili, le coppette mestruali sono un’opzione ecostenibile agli assorbenti usa e getta, anche se non sono l’unica: dagli slip assorbenti ai tamponi di banano, nella gallery in basso alcune delle alternative ecologiche agli assorbenti più diffuse.

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Nostalgia, TikTok rilancia i trend degli anni Duemila

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La nostalgia continua a dominare i trend estetici: dopo il ritorno degli anni Novanta, ora stiamo assistendo a un revival di stile del decennio successivo; gli anni Duemila. L’inizio del nuovo millennio sta infatti lentamente ma inesorabilmente diventando il nuovo riferimento di stile, nella moda ma soprattutto nella bellezza. E a rilanciare la tendenza stanno contribuendo in modo decisivo gli utenti – la maggior parte teenager – di TikTok.

Suo social di condivisione dei mini-video (spesso musicali), stanno infatti diventando virali i makeover a tema Duemila, in cui le adolescenti si trasformano negli idoli di inizio millennio, da una giovane Paris Hilton alla Britney Spears di Oops!… I Did It Again, facendo talvolta veri e propri tutorial. Il kit essenziale del makeover – oltre a pantaloni a vita bassa, zeppe e orecchini a cerchio – prevede diversi accessori beauty anni ’00: mollette per capelli con le farfalle, ombretti metallizzati, matita per definire il contorno labbra, lucidalabbra a specchio e – ahimè – sopracciglia sottili.

 

Uno di questi makeover tutorial, per esempio, è quello di @_chaseevers e il suo successo non è casuale: oltre 5mila cuori, 2.000 commenti e 20.000 condivisioni. E i commenti mostrano tutto il crescente entusiasmo verso questi anni: «Non vedo l’ora che arriviamo a 35 anni e iniziano a girare film ambientati nel 2004», e «Sembri letteralmente una ragazza di MyScene».

Il sondaggio-video fatto da Galmour Us conferma la tendenza. «Quale tendenza vorresti che tornasse?», ha chiesto Glamour a 70 donne tra i 5 e i 75 anni. Se le più piccole sentono la nostalgia di Pac-Man, bambole, Game Boy e Tamagotchi, adolescenti e adulte, oltre a sentire la mancanza delle conversazioni faccia a faccia e delle telefonate, più di tutti vorrebbero che tornassero di moda i pantaloni a vita bassa, gli orecchini a cerchio, le scarpe con la zeppa, le sciarpe da allacciare alle borse, le discoteche e la disco-dance. Desideri che sembra si stiano avverando!

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Vogue Uk, il September Issue di Meghan Markle punta sulle donne (e sulle lentiggini)

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The September Issue 2019 di Vogue Uk e Meghan Markle (Getty Images)

The September Issue 2019 di Vogue Uk e Meghan Markle (Getty Images)

Kate Middleton e prima Diana sono entrambe apparse sulla copertina di Vogue, ma Meghan Marklein linea con il suo stile, ha preferito altro: la duchessa di Sussex per la prima volta nella storia è guest editor di Vogue Uk di settembre, il numero più importante della rivista. Negli ultimi 7 mesi infatti Meghan Markle, a due anni di distanza dalla chiusura forzata del suo blog The Tig, ha lavorato insieme al direttore di Vogue Edward Enninful per un numero speciale della rivista, Forces for Change, dedicato alle donne, alla forza della collettività, all’emancipazione e al cambiamento.

«Fare da guest editor al numero di settembre di British Vogue è stato gratificante, educativo e stimolante. Per entrare a fondo in questo processo ho lavorato in silenzio dietro le quinte per tanti mesi e sono felice ora di poter condividere ciò che abbiamo creato. Voglio ringraziare tutti gli amici che mi hanno supportata in questa impresa, prestando il loro tempo e la loro energia per aiutarmi con queste pagine e la copertina. Grazie per aver detto “Sì!” – e a Edward, grazie per questa meravigliosa opportunità»
Meghan Markle

Come ha spiegato lo stesso account ufficiale dei duchi di Sussex, @sussexroyal, «per la copertina, la duchessa ha scelto una varietà di donne di diversa estrazione sociale, ognuna delle quali ha avuto un impatto e ha alzato l’asticella per l’uguaglianza, la gentilezza, la giustizia e la mentalità aperta. Il sedicesimo spazio sulla copertina, uno specchio, è stato aggiunto per fare in modo che chiunque tenga il numero fra le mani possa sentirsi parte di questa collettività». Per tutti i ritratti del magazine, compreso quello della duchessa, Meghan Markle ha scelto il fotografo Peter Lindbergh, a cui ha dato istruzioni molto precise. «Le mie istruzioni da parte della duchessa erano chiare: “Voglio vedere le lentiggini!”», ha raccontato Lindbergh a Vogue Uk ricordando la conversazione telefonica che ha avuto con Meghan la mattina dello shooting a New York.

Una foto della dichessa di Sussex scattata da Peter Lindbergh per il numero di settembre di Vogue Uk (GettyI mages)

Una foto della duchessa di Sussex scattata da Peter Lindbergh per il numero di settembre di Vogue Uk (GettyI mages)

Le protagoniste del numero ritratte in copertina sono 15 e includono: le modelle Adwoa Aboah, AdutAkech e Christy Turlington; la boxer Ramla Ali, il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, la scrittrice e attivista Sinéad Burke, le attrici Gemma Chan, Jane Fonda, Laverne Cox, Salma Hayek, Yara Shahidi e Jameela Jamil; la prima ballerina del Royal Ballet Francesca Hayward, la scrittrice nigeriana di Africa e femminismo Chimamanda Ngozi Adichie e la giovane attivista del cambiamento climatico Greta Thunberg.

Insieme alle protagoniste della copertina, pezzi forti del numero sono un’intervista tra Meghan Markle e l’ex first lady americana Michelle Obama e un’intervista del principe Harry alla professoressa Jane Goodall, famosa etologa e antropologa inglese, insieme a diversi articoli scritti, fra le altre, da Brené Brown e Jameela Jamil.

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Billie Eilish rilancia il trend dei capelli bicolore

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Billie Eilish
Billie Eilish
Benedetta Pilato
Salone Bleach London
Salone Bleach London
Yvonne De Carlo nei panni di Lily Munster
Salone Bleach London
Geri Halliwell
Salone Bleach London
Salone Bleach London

Contrasto ed effetto. Dopo il bowl cut e il “doppio taglio”, l’ultima tendenza tra gli styling più strani e importabili sono i capelli bicolore. Metà mora e metà bionda, sotto verde e sopra nero, o ancora due ciocche frontali di una sfumatura pastello in contrasto con il resto della capigliatura. Non importa dove e come si scelgono di posizionare, ma l’ultimo trend nei colori di capelli è scegliere due sfumature, meglio se molto diverse tra loro.

A (ri)lanciare la moda del doppio anche per le tinte ha contribuito in modo determinante la cantautrice losangelina Billie Eilish che – dopo il viola, il grigio e l’azzurro – ha scelto di dare alla sua testa un doppio colore: radici verde lime e lunghezze naturali, del suo castano scuro. Riuscendo così nell’impresa di unire in solo styling ben due tendenze: il bicolore e il verde lime.

Il salone di riferimento per questa nuova tendenza si trova invece a Londra, Bleach London. Il suo account Instagram, che già offre uno dei lookbook social più belli per i colori di capelli, da tempo condivide scatti di svariati styling bicolor. Il co-fondatore e direttore creativo del salone Alex Brownsell ha spiegato a Teen Vogue che questo styling, ispirato alle strisce biondo ossigenato di Geri Halliwell negli anni ’90 e di Lily Munster negli anni ’60, è semplice da realizzare ma anche facile anche da mantenere.

I risultati sono molto diversi a seconda dei colori scelti e di dove si posizionano. Se una volta aveva una connotazione gotica, oggi il bicolore ha un impatto hipster e alternativo quanto basta a essere diventato di tendenza. In Italia, è arrivata anche con l’aiuto di Benedetta Pilato, nuova stella del nuoto italiano vice campionessa mondiale nei 50 rana a 14 anni, con una testa metà castana e metà bionda, forse frutto di un rito di iniziazione per matricole arrivato nel momento giusto.

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Capelli, la frangia laterale (e importabile) è il taglio dell’estate 2019

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Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale
Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale
Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale
Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale
Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale
Capelli estate 2019: la nuova (importabile) frangia laterale

L’accessorio più amato del 2019 l’abbiamo indossato sul viso: la frangia. Lunga, corta, da portare con taglio shag e persino sui capelli ricci: il ciuffo sulla fronte è stato lo styling più amato dell’anno. Ora però la moda della frangia si è spinta oltre i canoni più classici. L’estate 2019 si ricorderà infatti come la stagione di nascita di una nuova frangia (se così possiamo chiamarla): la frangia lunga e aperta, a elmetto, che lascia la parte frontale del viso scoperta, senza ciuffi sulla fronte, creando una tendina se vista di profilo. Una frangia laterale.

Più che di una frangia si tratta di un doppio taglio, uno più lungo e un secondo più corto che arriva circa alle orecchie, così che lateralmente crea una frangetta, evocando il mullet anni ’80. Per quanto è difficile che questo hairstyle valorizzi il viso, il doppio taglio o side fringe si sta infiltrando negli account Instagram di hairstylist e influencer e sembra aver vinto lo scettro di taglio dell’estate 2019. Tanto importabile quanto amato (forse al pari del trend dei capelli bicolore), si tratta di due tagli di capelli nettamente diversi, fatti su una stessa testa. Un haircut in piena tendenza con il motto estetico del momento: sembrare strani.

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